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Con Wave-O … i pensieri si INDOSSANO

Clever Rebel è lieta di ospitare, “VISTA_INTERNA”, dialogo con Ondine De La Feld, fondatrice e designer del marchio Wave-O. L’intervista è avvenuta durante Change up, Milano, fiera del Bio-Design svoltasi il 20 Novembre 2011.

- Perché da una Architetto/Designer come Lei nasce un brand di abbigliamento?

La t-shirt è un “cult”, è un vero e proprio oggetto da pensare, quindi si avvicina di più al mondo del design.
Wave-O esprime il desiderio di dire qualcosa, non essendo musicisti, filosofi, pittori la T-shirt ci è sembrato un mezzo potente per divulgare dei messaggi.

-Lei è presente ad una fiera di BIO-Design, perché il suo prodotto è BIO?

Il Marchio, iniziato nel 2010, si confronta con la ricerca sul cotone organico, che è quello usato per produrre queste magliette, in un momento in cui la sensibilità alla qualità della produzione e all’utilizzo di materiali e cicli non nocivi per l’ambiente, sono il Plus Valore NECESSARIO per lo sviluppo di un marchio. E’ una delle sfide più importanti della nuova generazione, concentrata sul miglioramento dell’impatto ambientale anche attraverso i consumi.

- Perché protagonista del marchio è la donna?

Il mercato degli stereotipi consente piu’ agli uomini di essere ribelli, mentre Wave-O attribuisce anche alle donne messaggi provocatori. Le sue magliette diventano manifesto della volontà della donna di provocare, attrarre e confermare un ruolo rivendicativo contemporaneo e al tempo stesso di sentirsi glamour e chic, anche “solo” indossando una semplice frase.
Le T-shirt sono un mezzo di comunicazione di messaggi provocatori giovanili, ma lo spirito anticonformista è ancor piu’ consapevole in una donna adulta, che rende Wave-O perfetto per piu’ generazioni.

-La nuova collezione ripropone le opere d’arte piu’ famose nella storia della figura femminile, come mai abbinare alla classicità dell’arte una piccola trasgressività?

E’ il caso di dire dalle parole alle immagini….!!!!! La prima collezione era fatta di parole, ora parlano immagini di donne storiche!
Dopo aver iniziato con le parole, Wave-O ha voluto introdurre immagini di una forza comunicativa, ispirandosi a maestri del passato come Michelangelo, Leonardo da Vinci.
Le immagini femminili di questi maestri volevano sempre dare un messaggio di situazioni, aneddoti o contestazioni attuali ai loro tempi, che dipingevano nelle loro opere, wave-o continua il loro intento conferendo nuovi significati alle figure femminili che vengono “attualizzate”.
Accanto alla stilizzazione esclusiva di queste donne indimenticabili, simboli intramontabili di vizi e virtu’, sono riportati messaggi provocatori e ironici che invitano ad andare oltre la superficie per cogliere lo spirito piu’ profondo dei tempi moderni.
In una visione contro-corrente che fa il verso alle icone del passato per suggerire nuovi modi e mode glamour, la Dama di Leonardo non abbraccia piu’ un ermellino ma un chiuaua, il miglior amico delle protagoniste del jet-set, mentre Maria Antonietta, donna d’irresistibile bellezza ma vittima di un matrimonio infelice e di una solitudine colma di frivolezze, viene proposta in un’inedita veste punk.

-Ritiene che una donna “Wave-O” debba avere grande volontà e personalità per indossare questo brand e sentirsi a suo agio?

Non credo sia importante….le personalità sono differenti e non basta una T-shirt per rafforzarle, ma i pensieri espressi aiutano e….basta a volte ricordare, come diceva Marylin Monroe che “E’ meglio essere ridicoli che noiosi!”

 

 

La notte del 20 giugno 1791 Maria Antonietta e la famiglia reale tentano la fuga, lasciando Parigi nel più gran segreto. Ma il loro piano va in fumo: sono riconosciuti e bloccati nella cittadina di Varenne.
Nel settembre del 1791, Luigi XVI è costretto ad accettare la costituzione, nonostante l’opposizione della regina. Intanto, Maria Antonietta in segreto chiede aiuto ai sovrani stranieri, sperando di intimidire i radicali con la minaccia di un intervento armato.
In aprile l’Austria e la Prussia dichiarano guerra alla Francia.
All’alba del 10 agosto 1792, ventimila parigini circondano il palazzo reale.
Luigi XVI è conscio che ogni resistenza è inutile e lascia il palazzo alla testa del misero corteo della sua famiglia e dei suoi ministri.
La famiglia reale viene portata nel Tempio, una fortezza medievale che diventa la sua prigione.
Il 16 ottobre 1793 Maria Antonietta viene ghigliottinata.

 


La Gioconda, nota anche come Monna Lisa, è un dipinto a olio su tavola di pioppo di Leonardo
da Vinci, databile al 1503-1514 circa e conservata nel Museo del Louvre di Parigi.
Opera emblematica ed enigmatica, si tratta sicuramente del ritratto più celebre del mondo, nonché di una delle opere d’arte più note in assoluto, oggetto di infiniti omaggi, tributi, ma anche parodie e sberleffi.
Il sorriso impercettibile della Gioconda, col suo alone di mistero, ha ispirato tantissime pagine di critica, di letteratura, di opere di immaginazione, di studi anche psicoanalitici. Sfuggente, ironica e sensuale, la Monna Lisa è stata di volta in volta amata, idolatrata, ma anche derisa o aggredita.
L’opera rappresenta tradizionalmente Lisa Gherardini, cioè “Monna” Lisa (un diminutivo di “Madonna” che oggi avrebbe lo stesso significato di “Signora”), moglie di Francesco del Giocondo (quindi la “Gioconda”).

 


Il significato del disegno del teschio è spesso più positivo che negativo.
Nei tarocchi la carta della Morte spesso è raffigurata con un teschio, è simbolo di cambiamento,
sia in bene che in male.
Il teschio può rappresentare la vittoria della Morte sulla Vita e la fugacità dell’esistenza (spesso
accompagnato dal “Tutto è Vanità”), ma l’impatto negativo del messaggio può essere temperato
dalla fede nella Vita oltre la Morte.

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