Silvia Cassetta

scatti inaspettati

“Spiandola” e fermandola mentre scattava … ho avuto la fortuna, per una casualità nel padiglione “Espana”, di conoscere la bravissima fotografa Alessandra Chemollo e mi si è aperto un mondo in cui architettura e fotografia s’incontrano. Onorata di avere un suo scatto inaspettato di me  immersa nell’architettura …  Architetto di formazione, la Fotografa si è laureata presso l’Università IUAV di Venezia nel 1995, con una tesi sulla relazione tra architettura e fotografia nel contemporaneo.  E’ una delle protagoniste di  SisMyCity     http://www.sismycity.com/   progetto fotografico sulle conseguenze del sisma che ha colpito L’Aquila e il suo territorio nel 2009.   La fotografia, in questo caso,  fa gridare alle rovine la necessità di reagire e di ricostruire… Altro Suo progetto  è  “Ma quale architettura”  http://www.fuorivista.org/portfolio/ma-quale-architettura/ Riporto qui il  sito di Orsenigo – Chemollo che è davvero interessante …  perchè le vere foto non si spiegano, parlano da sole … Grazie ad Alessandra Chemollo www.orsenigochemollo.comwww.fuorivista.orglachemollo@fastwebnet.it  

una chicca trovata per caso

 “Venezia è una città in cui ci si puo’ perdere, ma puo’ essere una culla” (P. P.) … una città che protegge e racchiude un’energia speciale se la si percorre facendosi guidare dal cuore. “Dance this way”, una chicca trovata per caso, è la speciale esposizione ospitata dalla Galleria d’Arte Contini. Le foto sono di un fotografo d’eccezione che con “umiltà e onore” si allontana dalla perfezione dell’immagine netta, restituendoci le sensazioni piu’ interessanti della danza: il movimento, la fluidità, la vibrazione.     Se il fotografo in questione è Mikhail Baryshnikov… l’atmosfera che si respira osservando queste foto quasi sospende il tempo… I colori non sono eterei da balletto classico, ma vivaci e scintillanti, quasi si puo’ rivivere l’energia dei ballerini. Qualcuno disse che non si puo’ fotografare la danza… ma si possono fotografare gli istanti, e le emozioni restano impresse con tutta la bellezza della casualità, offerta da  ‘movimenti-fermi’, altrimenti inosservabili, se non nel momento stesso in cui si catturano attraverso la fotografia.     E’ un connubio difficile, ma sensazionale…     Basta un respiro a volte per riconoscersi, basta la fotografia di un velo in movimento per sentire la leggerezza dei passi …    Il Danzatore d’eccellenza che fotografa, in questo caso, rende piu’ potenti queste opere, la tecnica utilizzata ne valorizza il risultato, quasi volutamente acquerellato; tutte le foto, infatti,  sono state stampate a “pigmento Archival su carta per incisioni Canson Edition”. Non ci vuole solo un fotografo per fare foto speciali, ma un’ anima che vuole imprimere dei significati, senza perdersi … danzando per trovare la strada giusta… _______________________________________________________________ Si ringrazia la gentile Paula Parmeggiani, della Galleria Contini di Venezia San Marco, 2765 – Calle dello Spezier (Campo S. Stefano) http://continiarte.com/ paula@continiarte.com    

una Biennale Severa addolcita dalla Danza

Una Biennale d’Architettura come l’Architettura dovrebbe essere… ci voleva Rem Koolhaas per mettere in ordine i FONDAMENTALI elementi che compongono gli spazi e per ricordare agli architetti che conta piu’ il progetto che essere archistar, conta piu’ la composizione delle città che le sculture architettoniche.     Le critiche erano scontate … ma io credo che questa Biennale sia  RIBELLE, perchè azzera tutto il frastuono del “design laccato” che ci circonda e finalmente fa tabula rasa. Sollecita un po’ la coscienza degli architetti… Al termine del primo giorno di visita ho deciso di tornare di nuovo il secondo perchè un giorno non basta… bisogna perdersi e lasciarsi bombardare da tutte quelle informazioni che alla fine ti confondono ma ti  IMpongono delle domande.  “Fundamentals” il titolo… perchè abbiamo perso i fondamentali, distratti da tutto il caos che sovrappone l’effimero all’essenziale…. FUNDAMENTALS, che ricorda anche nel nome le Fondamenta di Venezia, è divisa in: Elements of Architecture (dove sono esposti gli elementi fondamentali dell’architettura… è quasi un catalogo in scala 1:1) Absorbing Modernity        (come i principali Paesi hanno reagito e costruito la modernità… è quasi una fiera) Monditalia   (come l’Italia ha espresso la sua Architettura… è la parte piu’ poetica in cui si  assiste alle prove degli                   spettacoli  della sessione danza diretta da Virgilio Sieni)                      La Danimarca  ci ricorda che alcuni dei principali elementi di estetica sono connessi alla natura, legni, profumi e il candore del bianco ci conducono verso un mondo semplice, bianco e naturale.       L’Architettura è una cosa Seria….che necessita di poche regole, le piu’ essenziali, le piu’ decise… La fluidità e la poesia sono lasciate alla danza, che sembra dare il giusto equilibrio allo spazio, lo  risolve e forse gli conferisce un’ identità persa. La Danza restituisce  i rapporti tra pareti anonime che compongono spazi … perchè;   l’ architettura, in fondo,  ha bisogno della Vita per essere felice …    

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