Di formazione multidisciplinare avvenuta in diverse città come Ascoli, Milano, Londra, Roma, si allineano in Silvia Cassetta esperienze che la portano a spaziare tra i vari aspetti delle sue competenze: dall’architettura, al design, alla danza e all’interazione tra queste discipline.
Apre il suo Atelier di composizione a Roma, ma segue progetti anche all’estero.

È docente di Storia del Design per la RUFA (Rome University of Fine Arts), per la quale svolge anche attività di docenza Internazionale presso la Hainan Normal University in Cina.

Pubblica il volume “DanzaèArchitettura”,® con prefazione di Pippo Ciorra, edito da Liberedizioni nel 2024.

Attualmente sta svolgendo un PhD in “Cross Innovation Design for cultural industries” presso la RUFA, nel quale si occupa della ricerca sulla relazione tra corpo, movimento e design.

Nel 2008 frequenta un Master in Interior – Exhibit Design presso la SPD (Scuola Politecnica di Design di Milano).

Nel 2005 si laurea con 110 e lode presso la facoltà di Architettura di Ascoli Piceno.

Dal 2007 è iscritta all’Ordine degli Architetti della Provincia di Bari e segue vari progetti anche in Puglia, sua terra d’origine.
La sua attività di architetto si intreccia da sempre con la danza e questo la porta a frequentare il biennio coreografico conseguendo il Diploma Accademico di II livello in Composizione della danza, presso l’AND (Accademia Nazionale di Danza di Roma) nel 2022, con una tesi sulla integrazione tra Danza e Architettura e performance svolte al museo MAXXI, ottenendo il Summa cum laude.
Dal 2006 al 2008 lavora a Milano nello studio di A. Ferlenga, seguendo, in particolare, il progetto “Classico Manifesto”, un importante allestimento nell’atrio per la Triennale di Milano. In seguito, dal 2008-2009 lavora in una società di progettazione a Londra, la “Design International”.
Disegna vari pezzi di design, che si distinguono per la loro forma dinamica, come il progetto Dancing Shape; una collezione di lavabi, con cui nel 2013 partecipa al FUORISALONE. Inoltre produce e brevetta un utensile innovativo per il food design: la Pipoliva, selezionato per il ROMA DESIGN LAB 2014.
Oltre ai progetti di architettura, crea performance basate sulla relazione tra danza, architettura, luce e sull’ improvvisazione libera e strutturata, collaborando con artisti e musicisti. Fra i suoi progetti danzati più importanti: S-muove a Brescia (2023), Danzasìa a Matera (2021), Lira di Luce per la XI ed. di Land Art al Furlo a Fossombrone (2020).
Nel 2022 è ospite performer al Festival Demanio Marittimo KM-278, curatela di P. Ciorra e C.Colli, con un suo lavoro di interazione tra allestimenti, luce, danza e pubblico.